Sono sparita per un bel po’ l’anno scorso. Lo so, lo faccio spesso. A mia discolpa posso dire che gli ultimi dodici mesi sono stati un delirio. Non scherzo.
Partiamo dall’inizio? 14 Dicembre 2019 h 7.00 mi sveglio agitata e scopro che mio marito non c’è. Prendo il telefono e gli scrivo su WhatsApp, le spunte non diventeranno mai blu.
Iniziano ore di panico, chiamo a lavoro per sapere se era stato trattenuto, mi rispondono di no, era uscito come sempre al cambio turno delle 6.00. L’ansia cresce e chiamo mia madre che mi risponde che tempo di vestirsi e arriva a prendermi. Decido di fare la strada al contrario so che gli è successo qualcosa, non so però cosa né se l’hanno trovato o se è in qualche fosso a morire da solo.
Alle 9.45 mi squilla il telefono, dentro di me prego “fa’ che non sia morto…” Dall’altra parte i carabinieri “Signora suo marito ha avuto un incidente stradale, è all’ospedale Niguarda in codice rosso.” Vorrei urlare, mi tremano le gambe e il cuore batte all’impazzata, mi sento svenire. Mia madre per strada alla notizia mi dice di preparare un borsone per stare da lei (io vivo in provincia di Pavia, l’ospedale è a Milano e mia madre ci abita a venti minuti) e di sistemare i gatti per almeno due settimane. Non capisco ma faccio come mi dice, sono sotto shock e agisco come un automa. Non penso. Ho paura.
Ho avuto anche io una telefonata come la tua ormai 4 anni fa. Mi ha segnata, mi ha shockata, ma parlarne fa bene. E soprattutto guardare il futuro e sperare sempre che vada meglio. Se vorrai scrivere ancora sarò qui a leggerti.
Su Ig sono clairesyv
È vero parlarne fa bene. Spero che poi sia andato tutto bene. Grazie per il supporto, ti abbraccio.